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"Il discorso poetico di questi "Frammenti lunari e solari" di Lucia Nardi propone una scommessa: aderire a un registro piano, quasi prosastico, lineare, descrittivo, lontano sia dalle guglie liriche, sia da forzosi sperimentalismi. In questo caso l'effetto o la conseguenza di tale "linearità" consiste in una facile, palmare accessibilità e lettura. Il che non significa affatto "piattezza espressiva", semmai un tentato gioco (in alcune parti ambizioso e riuscito) capace di far emergere come un eros scalpitante che si agita al fondo. Il corpo è il soggetto più o meno occulto di questa raccolta. Il corpo e le sue molteplici vicende." (Dalla Prefazione di Guido Garufi)